UIMEC UIL - Unione Italiana Mezzadri e Coltivatori Diretti

30/03/2023

La Uila Pesca partecipa alla Conferenza Internazionale Uita a Reykjavik

Dichiarazione del segretario nazionale Uila Pesca Fabrizio De Pascale

La Uila Pesca ha partecipato alla Conferenza internazionale dei lavoratori della pesca, organizzata dal Sindacato UITA a Reykjavik dal 27 al 29 marzo. Presenti i delegati sindacali di circa 20 paesi e del sindacato europeo Effat.

A testimoniare l’importanza della conferenza, aperta dagli interventi del primo ministro islandese Katrin Jakobsdottir e del ministro dell’agricoltura e pesca Svandis Svavarsdottir, anche la partecipazione dei rappresentanti di ONU, FAO e ILO.

Tra i temi all’ordine del giorno: la sostenibilità della pesca nell’ambito della transizione ecologica; il ruolo e le lotte delle donne nella pesca; le prospettive di sviluppo del sindacato nei settori dell’industria della pesca e dell’acquacoltura.

La conferenza ha poi discusso un documento sul progetto politico della UITA per la pesca e l’acquacoltura sostenibili e ha deliberato la costituzione, nell’ambito dell’organizzazione sindacale internazionale, di una “divisione prodotti del mare” per rappresentare e sostenere tutti i lavoratori della filiera ittica.

“Siamo molto soddisfatti di aver partecipato a questa conferenza” ha dichiarato il segretario nazionale della Uila Pesca Fabrizio De Pascale “in particolare perché nel documento approvato ci sono due importanti proposte di cui siamo stati portatori: estendere il concetto di pesca illegale IUU anche alla violazione dei diritti umani e del lavoro; riconoscere il ruolo dei lavoratori e dei sindacati nelle organizzazioni regionali della pesca che decidono le misure di conservazione delle risorse e/o la regolamentazione delle quote di pesca in quasi tutte le aree di pesca del mondo”.

“L’entrata in vigore, nel 2017, della Convenzione ILO C 188 sul lavoro nella pesca e dell’Accordo FAO sul ruolo degli Stati Porto nella lotta alla pesca IUU” ha spiegato De Pascale “ha cambiato completamente il quadro di riferimento, anche grazie al ruolo svolto dall’Apostolato del mare della CEI che, già nel 2016, nell’ambito della giornata mondiale della pesca, aveva sollevato per la prima volta, il tema della violazione dei diritti umani associata alla pesca illegale IUU, La scelta della UITA di inserire questo tema nel suo programma futuro, offre ai sindacati, sia a livello nazionale che internazionale, l’opportunità di accrescere la pressione sui governi e sulle istituzioni”.

“La Conferenza di Reykjavík è stata anche l’occasione per parlare dei rischi per la sostenibilità economica e sociale della pesca a livello mondiale che sono insiti nella “blue economy” - ha aggiunto De Pascale - in particolare per spiegare la drammatica situazione della pesca italiana nel Mediterraneo che rischia di scomparire a causa di politiche europee basate sempre più su scelte ideologiche e non su dati certi e serie analisi di impatto”.

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